Via Vittorio Emanuele, quasi all'incrocio con piazza Dalmazia, di fronte alla Sms... incubo. C'e' il nuovo capolinea del 14 su un marciapiede largo grossomodo un metro, dove, chi deve andare all'ospedale di Careggi puo' proseguire prendendo una specifica navetta (ospedale, quindi, sempre meno raggiungibile). Questo accade il 15 settembre, primo giorno di scuola, quando il traffico urbano e' congestionato piu' che mai. Risultato? Alle 12 ci sono ancora file interminabili di automobili, con relativa aria irrespirabile per i gas di scarico; ambulanze che passano con estrema difficolta', quartiere ancor di piu' traumatizzato, come se non bastassero i lavori e i non-lavori per la tramvia. Insomma: una bolgia. Con ricaduta in tutte le strade intorno e la qualita' della mobilita' urbana e della vita di chi sfortunatamente capita o abita in zona.
Domanda: ma chi organizza queste cose, cos'ha in testa? Certo: la tramvia, i lavori, il futuro roseo che ci aspetta, bla bla... ma nel frattempo? Incubo e morte civica e fisica! Noi non siamo urbanisti o esperti del settore, ma semplicemente utenti. E ci sentiamo vittime di un modo di amministrare ed attuare situazioni di emergenza (come nello specifico) che sembrano concepite e fatte da chi sta imparando a costruire una citta' con i mattoncini del Lego.
Perche'?
Sappiamo che nessuno rispondera' a questa nostra domanda o -peggio- se lo fara' sara' incomprensibile e parlando di altro. Ci siamo abituati ma non siamo rassegnati. Anzi. Percio' continuiamo a chiedere.